
La mostra “Romanticismo” a Milano alle Gallerie d’italia di Piazza della Scala a Milano intende illustrare i molteplici aspetti del movimento letterario e artistico che nella prima metà dell’Ottocento segnò un radicale mutamento della sensibilità e dell’immaginario della cultura europea. Dai primi fermenti preromantici fino alle ultime manifestazioni del movimento, l’esposizione mette in luce il vivace dibattito culturale svoltosi tra Inghilterra, Francia, Germania e Impero austriaco negli anni tra il Congresso di Vienna e i moti rivoluzionari del 1848, con un occhio di riguardo al contributo fornito dall’Italia, dove il Romanticismo si affermò negli anni del Risorgimento, caricandosi così di forti valenze politiche e patriottiche.
Emblematico del rapporto tra cultura e politica tipico della civiltà romantica è il caso di Milano, dove nella prima metà dell’Ottocento si trovarono raccolti i più importanti esponenti del mondo artistico, letterario e musicale, da Ugo Foscolo ad Alessandro Manzoni, da Francesco Hayez a Giuseppe Verdi tutti impegnati attraverso la propria opera a sostenere la causa nazionale.
Un’ampia selezione di opere provenienti da prestigiosi istituzioni nazionali e internazionali e da collezioni private vengono allestite in 12 sezioni tematiche per raccontare la progressiva affermazione di generi pittorici un tempo considerati “minori” quali il paesaggio, il ritratto, la pittura di genere, progressivamente equiparati per importanza alla pittura di storia e alla pittura sacra che nel frattempo subiscono un radicale rinnovamento. In ciascun ambito pittorico si assiste a sottolineatura dell’aspetto emotivo e soggettivo dell’artista; questa si manifesta in una maggiore spiritualità in ambito religioso, in una forte introspezione della ritrattistica e in una proiezione del sentimento nella natura in ambito paesaggistico.
A documentare simili mutamenti le opere dei più importanti protagonisti di questa nuova interpretazione dell’arte: i grandi maestri del Romanticismo europeo come il tedesco Friedrich, l’inglese Turner, il francese Corot sono posti a confronti con gli interpreti del Romancismo italiano, da Hayez ai fratelli Induno, dai paesaggisti e vedutisti lombardi quali Canella, Inganni, Migliara agli interpreti della Scuola di Posillipo.
A restituire la multidisciplinarietà del Romanticismo contribuiranno infine la presenza delle opere di tre dei più importanti interpreti della scultura italiana dell’epoca – Lorenzo Bartolini, Pietro Tenerani e Vincenzo Vela – e l’allestimento di alcuni costumi provenienti dalla Scala dei più famosi melodrammi ottocenteschi, ancora oggi rappresentati nei teatri lirici di tutto il mondo.ancora
Dove: Milano, Gallerie d’Italia
Un’ampia selezione di opere provenienti da prestigiosi istituzioni nazionali e internazionali e da collezioni private vengono allestite in 12 sezioni tematiche per raccontare la progressiva affermazione di generi pittorici un tempo considerati “minori” quali il paesaggio, il ritratto, la pittura di genere, progressivamente equiparati per importanza alla pittura di storia e alla pittura sacra che nel frattempo subiscono un radicale rinnovamento. In ciascun ambito pittorico si assiste a sottolineatura dell’aspetto emotivo e soggettivo dell’artista; questa si manifesta in una maggiore spiritualità in ambito religioso, in una forte introspezione della ritrattistica e in una proiezione del sentimento nella natura in ambito paesaggistico.
A documentare simili mutamenti le opere dei più importanti protagonisti di questa nuova interpretazione dell’arte: i grandi maestri del Romanticismo europeo come il tedesco Friedrich, l’inglese Turner, il francese Corot sono posti a confronti con gli interpreti del Romancismo italiano, da Hayez ai fratelli Induno, dai paesaggisti e vedutisti lombardi quali Canella, Inganni, Migliara agli interpreti della Scuola di Posillipo.
A restituire la multidisciplinarietà del Romanticismo contribuiranno infine la presenza delle opere di tre dei più importanti interpreti della scultura italiana dell’epoca – Lorenzo Bartolini, Pietro Tenerani e Vincenzo Vela – e l’allestimento di alcuni costumi provenienti dalla Scala dei più famosi melodrammi ottocenteschi, ancora oggi rappresentati nei teatri lirici di tutto il mondo.ancora
Dove: Milano, Gallerie d’Italia
Quando: dal 26 ottobre 2018 al 17 marzo 2019
Orari Mostra:
Lunedì: chiuso; Martedì, mercoledì,venerdì, sabato e domenica: 9.30-19-30; giovedì: 9.30-22.30
Orari Mostra:
Lunedì: chiuso; Martedì, mercoledì,venerdì, sabato e domenica: 9.30-19-30; giovedì: 9.30-22.30